Trasferta sul campo del Torpedo di Anet, con l’unica assenza di Gabrielsen infortunato. Il mister sceglie un undici di peso, con Rustu in porta; difesa, da destra a sinistra, con Yum, Villalba, Fedorchenko Kjellgren; triangolo di centrocampo con Nestor, Ndiaye e Rosado; trio d’attacco guidato da Shah e completato da Scharner e Spoor.
Partenza assai difficile per i gialloneri sul campo ostico, visto che al 7’ andiamo sotto, trafitti da un colpo da maestro. Non ci perdiamo d’animo, la partita è ancora lunga e i mezzi di rimonta non ci mancano. Si erge sugli scudi Nestor, sia in fase di costruzione che di argine, e aumenta la carica agonistica, il cui capro espiatorio è rappresentato da Rosado, che si prende il giallo al 23’. La pioggia non ci aiuta assolutamente nel nostro gioco e si arriva all’intervallo sempre sotto di uno, nonostante gli sforzi profusi.
Nella ripresa fondamentalmente annulliamo Torpedo, come poi dirà anche il grafico, ma nessuno dei nostri riesc a portare a termine l’azione del pareggio: tanta costruzione, azioni, affondi, pochi rischi corsi, ma non si gonfia la rete dei nostri avversari e ci ritroviamo al fischio finale a dover tornare a casa con le pive nel sacco, masticando amaro per la sconfitta che costa molto in un campionato dove siamo tutti vicini in classifica. Al contempo anche Torpedo stessa si rifà sotto.
Sugli altri campi Rocca umilia un BOT, mentre Belo batte Beginners 4-3, per una graduatoria che ora vede Belo a 20, Rocca a 18, Utopia e Beginners a 17 e Torpedo a 13. Non ce n’è per nessuno, ogni match è una finale.
Ancora campionato, stavolta sfidiamo un BOT e si spera di recuperare il sorriso. Spazio ai giovani e a chi ha giocato meno, per un undici che vede Roberto Carlos in porta; in difesa Vedder, Ofori, Calabuig e il bomber delle retrovie Maurer; centrocampo con Ferrari alle spalle di Kimutai e Kane; tridente con Smiljanic e Strouhal a supporto di Feilhaber.
Gira tutto bene: dopo il primo affondo di Kane, al 3’ Strouhal con un micidiale rasoterra ci porta avanti, spianando fin da subito la strada. Purtroppo il ceco deve uscire già al 9’, ma il suo compito lo ha fatto nel poco tempo a disposizione. Al suo posto Alex, che va ad aggiungere qualità sull’esterno offensivo. Dopo la fiammata iniziale calmiamo le acque, ma non appena i nostri avversari alzano la cresta, che costa pure un giallo a Kimutai, abbassiamo subito le loro velleità: al 27’ Smiljanic, ancora su rasoterra, raddoppia e al 35’ è Alex ad arrotondare ulteriormente il conto, in acrobazia. Si va all’intervallo sul 3-0, belli tranquilli, e al ritorno in campo subito un cambio: esce Vedder ed entra Brito. I nostri avversari non hanno più forze in corpo, così giochiamo sul velluto: al 65’ Feilhaber la piazza ancora, imitato al 77’ da Alex. Il 5-0 è il risultato finale, mai messo in dubbio e assolutamente meritato.
Sugli altri campi Belo e Beginners strapazzano i loro BOT, mentre Rocca batte 3-0 Torpedo. La nostra vittoria ci permette di rimanere in scia della capolista, visto che tutti coloro che ci precedono fanno bottino pieno. Adesso Belo è a 23, Rocca a 21, Utopia e Beginners a 20, mentre Torpedo chiude l’elenco delle schieranti a quota 13.
Utopia - Sala stampa
Una diga contro le marmotte
UFFA, quarti di finale: si fa sul serio contro i Cornetti. Tra le nostre fila una mancanza che pesa, quella del nostro top player Alex, squalificato.
I titolari sono Rustu in porta; difesa a quattro con Yum e Kjellgren larghi, mentre al centro la coppia fissa Villalba e Fedorchenko (quest’ultimo vede vacillare le sue sicurezze, insidiato da Brito e, in prospettiva, da Ofori); Nestor in mediana, dietro a Rosado e Ndiaye; tridente offensivo con Scharner e Spoor a supporto di Gabrielsen, di ritorno dal lungo infortunio.
Tensione palpabile, in palio c’è la semifinale, ma il primo evento da segnalare è un cambio al 4’ per i Cornetti, al quale segue una lunga fase di studio. Poi, d’un tratto, s’accende la fiamma: al 23’ Scharner s’inventa l’acrobazia e la sblocca, dando il via al nostro possesso palla che ci accompagna fino al termine della prima frazione. Sterile palleggio, per carità, ma così facendo non corriamo rischi.
La ripresa ha un inizio forte: prima un giallo per i Cornetti e poi, al 51’, la difesa di Pino marmotteggia e ci regala un rigore. Sul dischetto va Gabrielsen, al ritorno sul rettangolo verde dopo più di qualche match: tocco felpato, portiere spiazzato e raddoppio meritato. Il norvegese, al 63’, si ripete con un tiro senza pretese che il portiere avversario non riesce a fermare. Siamo 3-0 a poco meno di mezzora dal termine e i Cornetti, come poi si evincerà dal grafico, provano a rialzare la testa, ma è troppo tardi e la nostra difesa regge il colpo.
Si vince, si approda alla semifinale e la faccenda si fa proibitiva: sfidiamo FC Decaro, colosso contro cui proveremo a non sfigurare, giusto per capire il rispetto che nutriamo verso il team. Garcia vorrebbe un’altra finale, vedremo se saremo in grado di soddisfarlo.
I titolari sono Rustu in porta; difesa a quattro con Yum e Kjellgren larghi, mentre al centro la coppia fissa Villalba e Fedorchenko (quest’ultimo vede vacillare le sue sicurezze, insidiato da Brito e, in prospettiva, da Ofori); Nestor in mediana, dietro a Rosado e Ndiaye; tridente offensivo con Scharner e Spoor a supporto di Gabrielsen, di ritorno dal lungo infortunio.
Tensione palpabile, in palio c’è la semifinale, ma il primo evento da segnalare è un cambio al 4’ per i Cornetti, al quale segue una lunga fase di studio. Poi, d’un tratto, s’accende la fiamma: al 23’ Scharner s’inventa l’acrobazia e la sblocca, dando il via al nostro possesso palla che ci accompagna fino al termine della prima frazione. Sterile palleggio, per carità, ma così facendo non corriamo rischi.
La ripresa ha un inizio forte: prima un giallo per i Cornetti e poi, al 51’, la difesa di Pino marmotteggia e ci regala un rigore. Sul dischetto va Gabrielsen, al ritorno sul rettangolo verde dopo più di qualche match: tocco felpato, portiere spiazzato e raddoppio meritato. Il norvegese, al 63’, si ripete con un tiro senza pretese che il portiere avversario non riesce a fermare. Siamo 3-0 a poco meno di mezzora dal termine e i Cornetti, come poi si evincerà dal grafico, provano a rialzare la testa, ma è troppo tardi e la nostra difesa regge il colpo.
Si vince, si approda alla semifinale e la faccenda si fa proibitiva: sfidiamo FC Decaro, colosso contro cui proveremo a non sfigurare, giusto per capire il rispetto che nutriamo verso il team. Garcia vorrebbe un’altra finale, vedremo se saremo in grado di soddisfarlo.
Primavera e cessione eccellente
Un occhio alla Primavera: arriva un altro 15enne, M C di valore 2100 e abilità attuale 8,00. Si chiama Kibitok e viene dal Camerun.
Dopo attenta analisi, i futuri promossi in prima squadra saranno due 17enni: Gonzalez, C CS da abilità 7,68 e valore 2300, e l’M C Mahmoud, valore 1950 ma abilità attuale 10,86.
Approderanno in massima divisione all’uscita dalla UFFA o quando il campionato sarà stabilizzato. Questo comporterà una cessione davvero importante, ossia il MC C nazionale messicano Nestor (valore oltre 1,5 milioni), che lascerà il posto di mediano al giovane Ferrari.
Dopo attenta analisi, i futuri promossi in prima squadra saranno due 17enni: Gonzalez, C CS da abilità 7,68 e valore 2300, e l’M C Mahmoud, valore 1950 ma abilità attuale 10,86.
Approderanno in massima divisione all’uscita dalla UFFA o quando il campionato sarà stabilizzato. Questo comporterà una cessione davvero importante, ossia il MC C nazionale messicano Nestor (valore oltre 1,5 milioni), che lascerà il posto di mediano al giovane Ferrari.
Se non si vince con il BOT...
In campionato ce la vediamo con un BOT, alla ricerca di punti facili e di far fare esperienza ai giovani. In campo Roberto Carlos tra i pali; difesa con Calabuig a fare da “nonno” all’altro centrale Ofori e ai terzini Vedder e Maurer; triangolo di centrocampo con Ferrrari, Kimutai e Kane; tridente Feilhaber, Strouhal e Shah.
A chi pensava che sarebbe stata una passeggiata, i primi minuti negano tale pensiero: sebbene ci sia una sicura preminenza del nostro gioco, dalle parti del portiere avversario non si passa. Al 26’, però, ci rendiamo conto che in questa partita non possiamo perdere punti per strada e ci pensa Feilhaber a sbloccarla su rimpallo, da vero falco d’area. Il brio dela vantaggio rischia di essere tranciato fin da subito, quando Calabuig al 28’ si fa espellere. Con un uomo in meno potrebbe essere strategico chiudersi, ma noi non siamo di quella pasta (siamo il team che ha messo Garcia capitano in finale di UFFA, poi vinta ai rigori in inferiorità numerica): al 38’ Strouhal raddoppia con un tiro a effetto. Il BOT è succube del nostro gioco e arriviamo all’intervallo senza aver corso rischi.
A inizio ripresa si riprende con cattiveria e Shah, unico attaccante del tridente ancora a secco, piazza il terzo gol al 50’. Finalmente allentiamo la pressione di gioco, per condurre in porto una bella vittoria, utile alla classifica e al morale, non fosse che Strouhal vuole esagerare e all’81’ chiude tutto con il suo 4-0.
Questi tre punti erano pronosticabili, come anche le vittorie di Belo e Torpedo contro altrettanti BOT: la partita “vera” è stata Beginners – Rocca, chiusa con un perentorio 5-1. Adesso la classifica dice Belo a 26, Beginners e Utopia 23, Rocca 21 e Torpedo a rincorrere a 16. Al prossimo turno l’unica partita seria la disputiamo noi contro Rocca: vincere significherebbe scavare un piccolo solco di sicurezza in ottica di qualificazione in UFFA.
A chi pensava che sarebbe stata una passeggiata, i primi minuti negano tale pensiero: sebbene ci sia una sicura preminenza del nostro gioco, dalle parti del portiere avversario non si passa. Al 26’, però, ci rendiamo conto che in questa partita non possiamo perdere punti per strada e ci pensa Feilhaber a sbloccarla su rimpallo, da vero falco d’area. Il brio dela vantaggio rischia di essere tranciato fin da subito, quando Calabuig al 28’ si fa espellere. Con un uomo in meno potrebbe essere strategico chiudersi, ma noi non siamo di quella pasta (siamo il team che ha messo Garcia capitano in finale di UFFA, poi vinta ai rigori in inferiorità numerica): al 38’ Strouhal raddoppia con un tiro a effetto. Il BOT è succube del nostro gioco e arriviamo all’intervallo senza aver corso rischi.
A inizio ripresa si riprende con cattiveria e Shah, unico attaccante del tridente ancora a secco, piazza il terzo gol al 50’. Finalmente allentiamo la pressione di gioco, per condurre in porto una bella vittoria, utile alla classifica e al morale, non fosse che Strouhal vuole esagerare e all’81’ chiude tutto con il suo 4-0.
Questi tre punti erano pronosticabili, come anche le vittorie di Belo e Torpedo contro altrettanti BOT: la partita “vera” è stata Beginners – Rocca, chiusa con un perentorio 5-1. Adesso la classifica dice Belo a 26, Beginners e Utopia 23, Rocca 21 e Torpedo a rincorrere a 16. Al prossimo turno l’unica partita seria la disputiamo noi contro Rocca: vincere significherebbe scavare un piccolo solco di sicurezza in ottica di qualificazione in UFFA.
Pareggio che ci ostacola
Si fa sul serio in campionato, contro Rocca di Cambio che ci segue a due lunghezze di distanza. Per strappare la vittoria siamo orfani di Calabuig, squalificato, ma il nazionale belga non è comunque un titolare. Il nostro undici vede Rustu a difendere la porta; difesa a quattro con Yum, Kjellgren, Fedorchenko e Villalba; centrocampo con Nestor dietro a Rosado e Ndiaye; tridente pesante Gabrielsen – Smiljanic – Alex.
Sul campo di casa, sotto gli occhi dei nostri fedeli spettatori, si dipana un match arido di occasioni e molto fisico, con due gialli in 27’. Sebbene siamo noi a tenere il bandolo matassa, a sprazzi i nostri avversari fanno delle sortite pericolose, fortunatamente arginate dalla nostra difesa. Il grafico finale dirà che la partita è stata per lo più a nostro favore, ma sul terreno di gioco non abbiamo assistito a chissà quale supremazia.
La ripresa inizia con un cambio, quando Maurer entra per Yum, ma la sostituzione non cambia l’andamento del gioco. Sterili attacchi, al punto che le azioni degne di nota sono un altro cambio, per Rocca stavolta, al 58’, seguito da poco altro. Arriviamo al fischio finale con un pareggio che non serve a nessuno, visto che ci blocchiamo a vicenda mentre gli altri vincono contro i loro BOT.
La classifica vede Belo capolista a 29, Beginners a 26, Utopia a 24, Rocca a 22 e Torpedo a 19, quando mancano due partite alla fine del campionato. Alla prossima sfidiamo Beginners, con Belo che potrebbe vincere lo scudetto con una giornata di anticipo, ospitando in casa Torpedo. Rocca se la vedrà con un BOT, giocando il match più facile.
Sul campo di casa, sotto gli occhi dei nostri fedeli spettatori, si dipana un match arido di occasioni e molto fisico, con due gialli in 27’. Sebbene siamo noi a tenere il bandolo matassa, a sprazzi i nostri avversari fanno delle sortite pericolose, fortunatamente arginate dalla nostra difesa. Il grafico finale dirà che la partita è stata per lo più a nostro favore, ma sul terreno di gioco non abbiamo assistito a chissà quale supremazia.
La ripresa inizia con un cambio, quando Maurer entra per Yum, ma la sostituzione non cambia l’andamento del gioco. Sterili attacchi, al punto che le azioni degne di nota sono un altro cambio, per Rocca stavolta, al 58’, seguito da poco altro. Arriviamo al fischio finale con un pareggio che non serve a nessuno, visto che ci blocchiamo a vicenda mentre gli altri vincono contro i loro BOT.
La classifica vede Belo capolista a 29, Beginners a 26, Utopia a 24, Rocca a 22 e Torpedo a 19, quando mancano due partite alla fine del campionato. Alla prossima sfidiamo Beginners, con Belo che potrebbe vincere lo scudetto con una giornata di anticipo, ospitando in casa Torpedo. Rocca se la vedrà con un BOT, giocando il match più facile.
Onore alto, ma nessuna vittoria
Coppia di partite toste: ne va di mezzo la UFFA attuale e quella futura.
Semifinale di UFFA contro i favoriti per la vittoria del trofeo: FC Decaro. Puntiamo a non venire asfaltati e scendiamo in campo con il meglio che la rosa ci possa offrire: in porta Rustu; difesa con Yum e Kjellgren larghi, mentre al centro, a sorpresa, è Brito a fare coppia con Villalba; centrocampo a tre con Nestor dietro a Rosado e Ndiaye; tridente Gabrielsen, Scharner e Spoor.
Pronti, via e gol del Decaro: all’11’ siamo già sotto, sebbene la rete arrivi su rigore e non tramite qualche umiliante gioco di prestigio. Cerchiamo di rialzare la testa e, in effetti, usciamo dalla nostra area, ma non si giunge al colpo grosso. Al 34’ perdiamo Kjellgren, al posto del quale entra Vedder. Questo è l’ultimo sussulto del primo tempo, mentre la ripresa inizia con il replay della prima frazione: calcio d’angolo e arriva lo 0-2, così, per gradire e tagliare le gambe alle speranze di rimonta. Ovviamente al peggio non c’è fine e al 62’ Brito si vede sventolare sotto il naso un rosso diretto. Potrebbe spalancarsi la porta alla goleada avversaria, invece s’accende la speranza quando tutto sembra perso: al 76’ Gabrielsen, da calcio d’angolo, riapre il match per l’ultimo quarto d’ora. Il forcing finale, purtroppo, non si concretizza in azioni degne di nota e usciamo dalla competizione a testa alta. Un bel passo avanti, dopo le esclusioni ai gironi delle ultime annate.
Penultima di campionato contro Beginners, in lotta per il titolo e che ci sopravanzano. Ancora in campo i migliori, con dei cambi in difesa e nel tridente offensivo: Rustu confermato a difesa della porta; rientra Fedorchenko con Villalba al centro, mentre i terzini sono sempre Yum e Kjellgren; centrocampo immutato con Nestor, Ndiaye e Rosado; davanti solo Gabrielsen è ancora titolare, accompagnato da Alex e Scharner.
I padroni di casa partono forte, monopolizzando il gioco a loro favore, ma al 20’ facciamo l’affondo perfetto e, su fortunoso rimpallo, Alex ci porta inaspettatamente avanti. La quiete rimane però il trend della partita, complici anche numerosi cambi che rompono il ritmo: al 26’ perdiamo Scharner, al suo posto Shah. Prendiamo in mano il pallino del gioco per condurlo all’intervallo senza correre rischi. Onestissima strategia, ma l’inizio del secondo tempo Beginners trova il pareggio, dando il via a una sfuriata di tutto rispetto. Noi attendiamo, sornioni, il momento giusto per contrattaccare e Gabrielsen al 54’ stacca di testa e sigla il 2-1, così, dal nulla. I padroni di casa non ci stanno a soccombere tra le mura amiche e al 54’ rimontano ancora: 2-2. Seguono numerose schermaglie che non cambiano le sorti: al fischio finale c’è un punto a testa che scontenta entrambi.
Sugli altri campi la capolista Belo impatta 0-0 con Torpedo, mente Rocca esagera con un 10-0 contro un BOT, allargando enormemente la differenza reti.
Classifica ancora apertissima a 90’ dalla fine: Belo 30, Beginners 27, Rocca e Utopia 25.
All’ultima tutti contro BOT tranne l’unico match vero per Belo, in trasferta da Rocca: i padroni di casa devono vincere per qualificarsi in UFFA, gli ospiti per avere la sicurezza scudetto. Sarà una finale.
Semifinale di UFFA contro i favoriti per la vittoria del trofeo: FC Decaro. Puntiamo a non venire asfaltati e scendiamo in campo con il meglio che la rosa ci possa offrire: in porta Rustu; difesa con Yum e Kjellgren larghi, mentre al centro, a sorpresa, è Brito a fare coppia con Villalba; centrocampo a tre con Nestor dietro a Rosado e Ndiaye; tridente Gabrielsen, Scharner e Spoor.
Pronti, via e gol del Decaro: all’11’ siamo già sotto, sebbene la rete arrivi su rigore e non tramite qualche umiliante gioco di prestigio. Cerchiamo di rialzare la testa e, in effetti, usciamo dalla nostra area, ma non si giunge al colpo grosso. Al 34’ perdiamo Kjellgren, al posto del quale entra Vedder. Questo è l’ultimo sussulto del primo tempo, mentre la ripresa inizia con il replay della prima frazione: calcio d’angolo e arriva lo 0-2, così, per gradire e tagliare le gambe alle speranze di rimonta. Ovviamente al peggio non c’è fine e al 62’ Brito si vede sventolare sotto il naso un rosso diretto. Potrebbe spalancarsi la porta alla goleada avversaria, invece s’accende la speranza quando tutto sembra perso: al 76’ Gabrielsen, da calcio d’angolo, riapre il match per l’ultimo quarto d’ora. Il forcing finale, purtroppo, non si concretizza in azioni degne di nota e usciamo dalla competizione a testa alta. Un bel passo avanti, dopo le esclusioni ai gironi delle ultime annate.
Penultima di campionato contro Beginners, in lotta per il titolo e che ci sopravanzano. Ancora in campo i migliori, con dei cambi in difesa e nel tridente offensivo: Rustu confermato a difesa della porta; rientra Fedorchenko con Villalba al centro, mentre i terzini sono sempre Yum e Kjellgren; centrocampo immutato con Nestor, Ndiaye e Rosado; davanti solo Gabrielsen è ancora titolare, accompagnato da Alex e Scharner.
I padroni di casa partono forte, monopolizzando il gioco a loro favore, ma al 20’ facciamo l’affondo perfetto e, su fortunoso rimpallo, Alex ci porta inaspettatamente avanti. La quiete rimane però il trend della partita, complici anche numerosi cambi che rompono il ritmo: al 26’ perdiamo Scharner, al suo posto Shah. Prendiamo in mano il pallino del gioco per condurlo all’intervallo senza correre rischi. Onestissima strategia, ma l’inizio del secondo tempo Beginners trova il pareggio, dando il via a una sfuriata di tutto rispetto. Noi attendiamo, sornioni, il momento giusto per contrattaccare e Gabrielsen al 54’ stacca di testa e sigla il 2-1, così, dal nulla. I padroni di casa non ci stanno a soccombere tra le mura amiche e al 54’ rimontano ancora: 2-2. Seguono numerose schermaglie che non cambiano le sorti: al fischio finale c’è un punto a testa che scontenta entrambi.
Sugli altri campi la capolista Belo impatta 0-0 con Torpedo, mente Rocca esagera con un 10-0 contro un BOT, allargando enormemente la differenza reti.
Classifica ancora apertissima a 90’ dalla fine: Belo 30, Beginners 27, Rocca e Utopia 25.
All’ultima tutti contro BOT tranne l’unico match vero per Belo, in trasferta da Rocca: i padroni di casa devono vincere per qualificarsi in UFFA, gli ospiti per avere la sicurezza scudetto. Sarà una finale.
Qualificazione all'ultima
Ultima di campionato: giochiamo fisicamente alla Malebolge Arena, ma un occhio vola al campo di Rocca – Belo, dal cui esito dipende la qualificazione in UFFA. Noi dobbiamo vincere con lo scarto più ampio possibile, onde sfruttare una eventuale differenza reti. In virtù di ciò schieriamo il meglio del meglio, avendo Calabuig e Kjellgren squalificati. In porta Rustu; difesa nuova con i soliti Yum e Villalba, più Brito centrale (Fedorchenko non è più così sicuro del suo posto) e fiducia al giovane Maurer in fascia; centrocampo con Nestor dietro a Ndiaye e Kane; tridente Gabrielsen, Spoor e Smiljanic.
L’arbitro fischia l’inizio, dopo 3’ costruiamo la prima azione e Kane segna di forza il vantaggio. Pare mettersi tutto bene, non fosse che Rocca sta vincendo e, al momento, siamo fuori da ogni competizione. Pensiamo però alla nostra partita, visto che i nostri avversari sono fantomatici birilli contro cui facciamo il bello e il cattivo tempo. Al 21’ Nestor giganteggia in tecnica e possesso palla, raddoppiando. L’ultimo centrocampista in campo, Ndiaye, non vuole essere da meno dei compagni di reparto e va in rete a sua volta al 25’. Arriva quindi il risveglio del reparto offensivo, avvilito da questi bomber che arrivano dalla linea di centrocampo a fregargli il lavoro: al 31’ Smiljanic cala il poker, mentre Gabrielsen si può permettere il lusso di sbagliare un rigore al 35’, senza che nessuno gliene faccia una colpa, visto il margine che abbiamo. Al 37’ ancora Smiljanic vendica l’errore del compagno di reparto, cacciando all’incrocio un colpo di testa. Prima dell’intervallo anche Spoor entra nel tabellino dei marcatori, sempre di testa, mettendo a segno il 6-0.
Intanto Belo pareggia e ci mettiamo più tranquilli: la ripresa inizia lentamente, con il gioco in mano nostra, ma senza esplosioni di reti a grappolo. Al 69’ entra Vedder per Maurer e a questo cambio segue la rete di Spoor al 73’. Esce anche Rustu, al suo posto Roberto Carlos, per giungere alla fine della partita con il definito 8-0 di Gabrielsen, che si fa perdonare l’errore degli undici metri. Match senza storia, vittoria meritata e qualificazione in UFFA guadagnata grazie al pareggio di Belo con Rocca, che gli vale pure lo scudetto. Abbiamo rischiato fino alla fine di restare fuori, ma il traguardo raggiunto è una gran cosa.
Semifinale di UFFA e un terzo posto in un campionato difficile: possiamo essere contenti dei nostri ragazzi per quest’anno.
Sul fronte giovani, grandi sorprese. All’ultimo gli scout hanno scovato un C C di tutto rispetto, che ha scavalcato Mahmoud nelle gerarchie di promozione: il mediano egiziano andrà così a sparire, permettendo al contempo a Nestor di non finire in lista cessioni. Anche un altro C C approda in prima squadra, sebbene non sembri così talentuoso. Ma lasciamo parlare le loro schede.
Questo è Gonzalez, che ha molto da dimostrare e poco tempo per farlo.
Questo è Hacker, la cui abilità parla da sola.
L’arbitro fischia l’inizio, dopo 3’ costruiamo la prima azione e Kane segna di forza il vantaggio. Pare mettersi tutto bene, non fosse che Rocca sta vincendo e, al momento, siamo fuori da ogni competizione. Pensiamo però alla nostra partita, visto che i nostri avversari sono fantomatici birilli contro cui facciamo il bello e il cattivo tempo. Al 21’ Nestor giganteggia in tecnica e possesso palla, raddoppiando. L’ultimo centrocampista in campo, Ndiaye, non vuole essere da meno dei compagni di reparto e va in rete a sua volta al 25’. Arriva quindi il risveglio del reparto offensivo, avvilito da questi bomber che arrivano dalla linea di centrocampo a fregargli il lavoro: al 31’ Smiljanic cala il poker, mentre Gabrielsen si può permettere il lusso di sbagliare un rigore al 35’, senza che nessuno gliene faccia una colpa, visto il margine che abbiamo. Al 37’ ancora Smiljanic vendica l’errore del compagno di reparto, cacciando all’incrocio un colpo di testa. Prima dell’intervallo anche Spoor entra nel tabellino dei marcatori, sempre di testa, mettendo a segno il 6-0.
Intanto Belo pareggia e ci mettiamo più tranquilli: la ripresa inizia lentamente, con il gioco in mano nostra, ma senza esplosioni di reti a grappolo. Al 69’ entra Vedder per Maurer e a questo cambio segue la rete di Spoor al 73’. Esce anche Rustu, al suo posto Roberto Carlos, per giungere alla fine della partita con il definito 8-0 di Gabrielsen, che si fa perdonare l’errore degli undici metri. Match senza storia, vittoria meritata e qualificazione in UFFA guadagnata grazie al pareggio di Belo con Rocca, che gli vale pure lo scudetto. Abbiamo rischiato fino alla fine di restare fuori, ma il traguardo raggiunto è una gran cosa.
Semifinale di UFFA e un terzo posto in un campionato difficile: possiamo essere contenti dei nostri ragazzi per quest’anno.
Sul fronte giovani, grandi sorprese. All’ultimo gli scout hanno scovato un C C di tutto rispetto, che ha scavalcato Mahmoud nelle gerarchie di promozione: il mediano egiziano andrà così a sparire, permettendo al contempo a Nestor di non finire in lista cessioni. Anche un altro C C approda in prima squadra, sebbene non sembri così talentuoso. Ma lasciamo parlare le loro schede.
Questo è Gonzalez, che ha molto da dimostrare e poco tempo per farlo.
Questo è Hacker, la cui abilità parla da sola.
Il pagellone di fine stagione
Finite le partite ufficiali, è tempo di pagellone.
Portieri
Rustu (15 partite, 13 reti subite, voto 6.57): titolare inamovibile, qualche volta ha lasciato a desiderare, ma il suo ruolo è uno dei più delicati. Deve fare di più.
Roberto Carlos (10 partite, 5 reti subite, voto 6.90): il brasiliano accumula tasselli d’esperienza per ergersi a titolare, cosa che gli sta riuscendo bene. Buona prospettiva.
Difensori
Fedorchenko (11 partite, voto 7.55): il difensore centrale vede vacillare la sicurezza del posto da titolare, sebbene non sfiguri quando gioca. Uomo di fiducia.
Ofori (8 partite, 1 rete, voto 7.06): il giovane nazionale belga si ritaglia spazio come difensore centrale del futuro. Rimane la nostra scommessa.
Calabuig (8 partite, voto 7.31): l’altro nazionale belga, contro ogni prospettiva passata, è rimasto e ha giocato bene, all’occorrenza. Panchinaro di lusso.
Brito (12 partite, 2 reti, voto 8.33): il cileno sta sconquassando le gerarchie difensive. È sempre una buona cosa avere un aspirante titolare in più. Scalatore.
Villalba (14 partite, voto 7.64): unico centrale fisso, non è mai mancato nelle partite che contavano. È la pietra su cui costruiamo il tempio. Biblico.
Yum (15 partite, voto 7.50): è il difensore più schierato, sebbene abbia avuto qualche passaggio a vuoto. Gli abbiamo chiesto tanto, ha sempre dato tutto. Sacrificale.
Vedder (12 partite, voto 7.17): aumenta il minutaggio, aumentano le responsabilità e il tedesco non molla mai. Le fasce del futuro sono coperte.
Maurer (11 partite, 4 reti, voto 7.64): il terzino si è scoperto goleador e questa può essere la sua arma aggiuntiva. La scuola di terzini della nostra cantera non delude. Locomotiva.
Kjellgren (14 partite, 1 rete, voto 7.71): il difensore più costoso della rosa padroneggia la fascia sinistra senza mai deludere. Pendolino.
Mediani
Nestor (15 partite, 3 reti, voto 7.77): ha rischiato di finire sul mercato, ma non per le sue prestazioni, sempre all’altezza. Resterà ancora con noi. Intramontabile.
Garcia (1 partita, voto 5.00): non conta quanto gioca. Non conta come gioca. Non conta niente. Basta che ci sia.
Ferrari (10 partite, 3 reti, voto 8.15): ha assaporato la tangibile speranza di diventare titolare e, forse, lo meriterebbe davvero. In costante crescita. Esponenziale.
Kimutai (5 partite, 1 rete, voto 5.90): stagione del debutto, deve farsi le ossa e trovale la posizione giusta, visto che lo schieriamo come centrocampista. Da definire.
Centrocampisti
Rosado (14 partite, 1 rete, voto 7.61): lo spagnolo mantiene alto il suo standard, senza sbavature e con fermezza. Sappiamo di avere il centrocampo in piedi sicuri. Roccia.
Ndiaye (14 partite, 3 reti, voto 8.11): nel novero del reparto non sfigura assolutamente. Sempre pronto, sempre sicuro, spesso in rete. Affidabilità.
Kane (12 partite, 1 rete, voto 8.54): il capitano perde spazio, vista la crescita dei compagni, ma quando gioca non perde un colpo. Esperienza.
Gonzalez (1 partita, voto 4.00): debuttante, non si è certo bruciato con la prima partita. Suscitano perplessità le sue abilità, avrà poco tempo per farsi valere. Incognita.
Hacker: appena promosso, senza alcun minuto giocato, ma un’abilità che sfiora il dieci di media. Curiosità.
Attaccanti
Feilhaber (9 partite, 3 reti, voto 7.33): non sta mantenendo le promesse, in mezzo all’attacco, e si salva per la poca concorrenza nel ruolo. Deve dare di più.
Shah (9 partite, 6 reti, voto 8.39): ha risposto ai suoi detrattori con prestazioni degne di lode. Il titolare al centro dell’attacco è intoccabile, ma il camerunese c’è. Nell’ombra.
Scharner (10 partite, 4 reti, voto 7.85): un po’ sottotono, visto che sappiamo di cosa sia capace. Deve ritrovare la vena realizzativa. In flessione.
Smiljanic (10 partite, 7 reti, voto 8.20): il fronte destro dell’attacco è affar suo, oramai. Segna e gioca bene, non gli si può dire niente. Solare.
Gabrielsen (11 partite, 9 reti, voto 8.36): miglior marcatore stagionale, nonostante un lungo infortunio, e questo dice già tutto. Eroico.
Spoor (10 partite, 5 reti, voto 8.60): miglior media voto in rosa, la sua qualità è indiscutibile, al pari delle reti che insacca. Ineccepibile.
Strouhal (9 partite, 4 reti, voto 7.89): il jolly offensivo non si è perso per strada, sfoggiando sicurezza e una prospettiva certa. Felicità.
Alex (10 partite, 6 reti, voto 8.35): il portoghese, fiore all’occhiello la rosa in quanto giocatore di maggior valore, non delude mai. Valoroso.
Portieri
Rustu (15 partite, 13 reti subite, voto 6.57): titolare inamovibile, qualche volta ha lasciato a desiderare, ma il suo ruolo è uno dei più delicati. Deve fare di più.
Roberto Carlos (10 partite, 5 reti subite, voto 6.90): il brasiliano accumula tasselli d’esperienza per ergersi a titolare, cosa che gli sta riuscendo bene. Buona prospettiva.
Difensori
Fedorchenko (11 partite, voto 7.55): il difensore centrale vede vacillare la sicurezza del posto da titolare, sebbene non sfiguri quando gioca. Uomo di fiducia.
Ofori (8 partite, 1 rete, voto 7.06): il giovane nazionale belga si ritaglia spazio come difensore centrale del futuro. Rimane la nostra scommessa.
Calabuig (8 partite, voto 7.31): l’altro nazionale belga, contro ogni prospettiva passata, è rimasto e ha giocato bene, all’occorrenza. Panchinaro di lusso.
Brito (12 partite, 2 reti, voto 8.33): il cileno sta sconquassando le gerarchie difensive. È sempre una buona cosa avere un aspirante titolare in più. Scalatore.
Villalba (14 partite, voto 7.64): unico centrale fisso, non è mai mancato nelle partite che contavano. È la pietra su cui costruiamo il tempio. Biblico.
Yum (15 partite, voto 7.50): è il difensore più schierato, sebbene abbia avuto qualche passaggio a vuoto. Gli abbiamo chiesto tanto, ha sempre dato tutto. Sacrificale.
Vedder (12 partite, voto 7.17): aumenta il minutaggio, aumentano le responsabilità e il tedesco non molla mai. Le fasce del futuro sono coperte.
Maurer (11 partite, 4 reti, voto 7.64): il terzino si è scoperto goleador e questa può essere la sua arma aggiuntiva. La scuola di terzini della nostra cantera non delude. Locomotiva.
Kjellgren (14 partite, 1 rete, voto 7.71): il difensore più costoso della rosa padroneggia la fascia sinistra senza mai deludere. Pendolino.
Mediani
Nestor (15 partite, 3 reti, voto 7.77): ha rischiato di finire sul mercato, ma non per le sue prestazioni, sempre all’altezza. Resterà ancora con noi. Intramontabile.
Garcia (1 partita, voto 5.00): non conta quanto gioca. Non conta come gioca. Non conta niente. Basta che ci sia.
Ferrari (10 partite, 3 reti, voto 8.15): ha assaporato la tangibile speranza di diventare titolare e, forse, lo meriterebbe davvero. In costante crescita. Esponenziale.
Kimutai (5 partite, 1 rete, voto 5.90): stagione del debutto, deve farsi le ossa e trovale la posizione giusta, visto che lo schieriamo come centrocampista. Da definire.
Centrocampisti
Rosado (14 partite, 1 rete, voto 7.61): lo spagnolo mantiene alto il suo standard, senza sbavature e con fermezza. Sappiamo di avere il centrocampo in piedi sicuri. Roccia.
Ndiaye (14 partite, 3 reti, voto 8.11): nel novero del reparto non sfigura assolutamente. Sempre pronto, sempre sicuro, spesso in rete. Affidabilità.
Kane (12 partite, 1 rete, voto 8.54): il capitano perde spazio, vista la crescita dei compagni, ma quando gioca non perde un colpo. Esperienza.
Gonzalez (1 partita, voto 4.00): debuttante, non si è certo bruciato con la prima partita. Suscitano perplessità le sue abilità, avrà poco tempo per farsi valere. Incognita.
Hacker: appena promosso, senza alcun minuto giocato, ma un’abilità che sfiora il dieci di media. Curiosità.
Attaccanti
Feilhaber (9 partite, 3 reti, voto 7.33): non sta mantenendo le promesse, in mezzo all’attacco, e si salva per la poca concorrenza nel ruolo. Deve dare di più.
Shah (9 partite, 6 reti, voto 8.39): ha risposto ai suoi detrattori con prestazioni degne di lode. Il titolare al centro dell’attacco è intoccabile, ma il camerunese c’è. Nell’ombra.
Scharner (10 partite, 4 reti, voto 7.85): un po’ sottotono, visto che sappiamo di cosa sia capace. Deve ritrovare la vena realizzativa. In flessione.
Smiljanic (10 partite, 7 reti, voto 8.20): il fronte destro dell’attacco è affar suo, oramai. Segna e gioca bene, non gli si può dire niente. Solare.
Gabrielsen (11 partite, 9 reti, voto 8.36): miglior marcatore stagionale, nonostante un lungo infortunio, e questo dice già tutto. Eroico.
Spoor (10 partite, 5 reti, voto 8.60): miglior media voto in rosa, la sua qualità è indiscutibile, al pari delle reti che insacca. Ineccepibile.
Strouhal (9 partite, 4 reti, voto 7.89): il jolly offensivo non si è perso per strada, sfoggiando sicurezza e una prospettiva certa. Felicità.
Alex (10 partite, 6 reti, voto 8.35): il portoghese, fiore all’occhiello la rosa in quanto giocatore di maggior valore, non delude mai. Valoroso.
La rosa del nuovo anno
Nuova annata su due competizioni, ecco le gerarchie della rosa.
Portieri
Rustu non perde il posto da titolare, ma Roberto Carlos si sta avvicinando sempre di più. Non sono da escludere esperimenti.
Difensori
Al centro della difesa Villalba pare essere l’unico titolare fisso, con il ballottaggio Brito – Fedorchenko da valutare a ogni partita. Calabuig e Ofori rimangono tra le riserve.
Come terzini Kjellgren fisso sulla sinistra, al pari del dirimpettaio Yum. Vedder e Maurer sempre pronti a entrare dalla panchina.
Mediani
La permanenza di Nestor lo lascia rivestire il posto da titolare fisso, mentre Ferrari vorrebbe sicuramente più spazio. Garcia rimane l’entità a sé, mentre Kimutai (sia mediano che centrocampista), rimane panchinaro in entrambi i ruoli.
Centrocampisti
Rosado, Ndiaye e Kane si giocano due maglie, con i primi due favoriti. Gonzalez deve dimostrare di meritarsi la permanenza in rosa, con Hacker da visionare, sebbene abbia maggior qualità del messicano.
Attaccanti
Gabrielsen attaccante centrale titolare. Il ruolo di ala sinistra se lo giocano da anni Alex e Spoor, mentre sulla destra ci sono Scharner e Smiljanic. Shah prima riserva, Strouhal jolly tuttofare e Feilhaber che deve mostrare davvero di che pasta è fatto.
Giovanili
Tanti ragazzi attualmente nella Primavera, ma c’è già il sicuro ingaggio di altre pedine all’inizio delle prossima annata.
Partiamo con i 17enni, futuri papabili promossi. A oggi folta schiera di difensori: Wood (D CD), De Jong (DM CS), McGucken (D D) ed Enyeama (D SD), con Wood e Enyeama favoriti per via dei ruoli e della loro qualità. Non mancano nemmeno i mediani: Niang, Sanchez, Leifsson (MC C) e Ndaw, con il primo migliore della covata.
Rimangono quindi innumerevoli 16enni. Si parte con i terzini: Wyss (D D), Jonquet (D D), Vasser (D DS), Khlebnikov (D SD) e Van der Kerkhof (D SD), con Vasser una spanna sopra agli altri. In mezzo al campo abbiamo il solo Kibitok, mediano puro. Infine, accoppiata di attaccanti: il jolly Magnusson (A CSD) e Brodie (A S).
Portieri
Rustu non perde il posto da titolare, ma Roberto Carlos si sta avvicinando sempre di più. Non sono da escludere esperimenti.
Difensori
Al centro della difesa Villalba pare essere l’unico titolare fisso, con il ballottaggio Brito – Fedorchenko da valutare a ogni partita. Calabuig e Ofori rimangono tra le riserve.
Come terzini Kjellgren fisso sulla sinistra, al pari del dirimpettaio Yum. Vedder e Maurer sempre pronti a entrare dalla panchina.
Mediani
La permanenza di Nestor lo lascia rivestire il posto da titolare fisso, mentre Ferrari vorrebbe sicuramente più spazio. Garcia rimane l’entità a sé, mentre Kimutai (sia mediano che centrocampista), rimane panchinaro in entrambi i ruoli.
Centrocampisti
Rosado, Ndiaye e Kane si giocano due maglie, con i primi due favoriti. Gonzalez deve dimostrare di meritarsi la permanenza in rosa, con Hacker da visionare, sebbene abbia maggior qualità del messicano.
Attaccanti
Gabrielsen attaccante centrale titolare. Il ruolo di ala sinistra se lo giocano da anni Alex e Spoor, mentre sulla destra ci sono Scharner e Smiljanic. Shah prima riserva, Strouhal jolly tuttofare e Feilhaber che deve mostrare davvero di che pasta è fatto.
Giovanili
Tanti ragazzi attualmente nella Primavera, ma c’è già il sicuro ingaggio di altre pedine all’inizio delle prossima annata.
Partiamo con i 17enni, futuri papabili promossi. A oggi folta schiera di difensori: Wood (D CD), De Jong (DM CS), McGucken (D D) ed Enyeama (D SD), con Wood e Enyeama favoriti per via dei ruoli e della loro qualità. Non mancano nemmeno i mediani: Niang, Sanchez, Leifsson (MC C) e Ndaw, con il primo migliore della covata.
Rimangono quindi innumerevoli 16enni. Si parte con i terzini: Wyss (D D), Jonquet (D D), Vasser (D DS), Khlebnikov (D SD) e Van der Kerkhof (D SD), con Vasser una spanna sopra agli altri. In mezzo al campo abbiamo il solo Kibitok, mediano puro. Infine, accoppiata di attaccanti: il jolly Magnusson (A CSD) e Brodie (A S).
I nostri avversari
Nuove danze su due palcoscenici.
In campionato siamo volati nelle highlands scozzesi, accompagnati nel nostro viaggio da facce nuova e dal nostro spauracchio.
Thalex ha una rosa di 15 uomini, di cui 4 portieri, e non logga da un anno.
Pussy4every1, con il nome che suona d’augurio o da speranza, ha 18 giocatori in rosa e non logga da settembre.
C’è il BOT con il nome da BOT, che non merita commenti.
Lanxa Anxa ha 18 uomini in rosa e la sua ultima apparizione risale a 2 minuti dopo l’iscrizione.
Questi quattro team saranno molto probabilmente nella seconda metà della classifica, perché poi ci sono gli schieranti.
Mare Nostrum, allenato da Rik, viene da un filotto di quattro scudetti, uno dei quali in seconda divisione. Credo non ci sia da aggiungere altro.
AC Picchia di Briz non è mai andato più in giù del secondo posto, in qualsiasi stagione si vogli controllare. Quasi insuperabile.
Infine eccolo, il nostro team preferito, che da troppo tempo non sfidavamo: Venticello. Ci siamo incontrati miriadi di volte e (quasi) sempre siamo usciti sconfitti.
Se ci fosse da pronosticare per lo scudetto, Venticello e AC Picchia paiono favoriti.
Si profila una difficile lotta per qualificarsi in UFFA.
In UFFA girone interessante, dal momento che non c’è nessuna squadra BOT e tutti tenteranno di passare il turno.
Cappelle dei Marsi, già affrontati vittoriosamente tre volte, non volano alto in classifica da qualche stagione, ma non sono certamente un team materasso.
Deportivo la Carogna, uno scudetto in massima serie qualche stagione fa, due trascorsi contro di noi da cui siamo usciti con i tre punti.
La Rinascita, innumerevoli primi posti, per cui non c’è da stare tranquilli. In più non ci siamo mai sfidati, pere cui sarà un debutto.
Beginners, nostri compagni di campionato lo scorso anno, daranno certamente filo da torcere, visto che ci hanno sopravanzato.
AS Fontana vola sempre alto in campionato e non regalerà niente a nessuno nemmeno qui.
Fregene Old Style ha anche una League in saccoccia: non c’è da abbassare la guardia.
Naples ha solo quattro stagioni alle spalle, ma se è già in UFFA qualcosa vorrà dire.
Beginners dovrebbe avere uno dei due posti per la qualificazione ai quarti, per il secondo posto bagarre assoluta.
In campionato siamo volati nelle highlands scozzesi, accompagnati nel nostro viaggio da facce nuova e dal nostro spauracchio.
Thalex ha una rosa di 15 uomini, di cui 4 portieri, e non logga da un anno.
Pussy4every1, con il nome che suona d’augurio o da speranza, ha 18 giocatori in rosa e non logga da settembre.
C’è il BOT con il nome da BOT, che non merita commenti.
Lanxa Anxa ha 18 uomini in rosa e la sua ultima apparizione risale a 2 minuti dopo l’iscrizione.
Questi quattro team saranno molto probabilmente nella seconda metà della classifica, perché poi ci sono gli schieranti.
Mare Nostrum, allenato da Rik, viene da un filotto di quattro scudetti, uno dei quali in seconda divisione. Credo non ci sia da aggiungere altro.
AC Picchia di Briz non è mai andato più in giù del secondo posto, in qualsiasi stagione si vogli controllare. Quasi insuperabile.
Infine eccolo, il nostro team preferito, che da troppo tempo non sfidavamo: Venticello. Ci siamo incontrati miriadi di volte e (quasi) sempre siamo usciti sconfitti.
Se ci fosse da pronosticare per lo scudetto, Venticello e AC Picchia paiono favoriti.
Si profila una difficile lotta per qualificarsi in UFFA.
In UFFA girone interessante, dal momento che non c’è nessuna squadra BOT e tutti tenteranno di passare il turno.
Cappelle dei Marsi, già affrontati vittoriosamente tre volte, non volano alto in classifica da qualche stagione, ma non sono certamente un team materasso.
Deportivo la Carogna, uno scudetto in massima serie qualche stagione fa, due trascorsi contro di noi da cui siamo usciti con i tre punti.
La Rinascita, innumerevoli primi posti, per cui non c’è da stare tranquilli. In più non ci siamo mai sfidati, pere cui sarà un debutto.
Beginners, nostri compagni di campionato lo scorso anno, daranno certamente filo da torcere, visto che ci hanno sopravanzato.
AS Fontana vola sempre alto in campionato e non regalerà niente a nessuno nemmeno qui.
Fregene Old Style ha anche una League in saccoccia: non c’è da abbassare la guardia.
Naples ha solo quattro stagioni alle spalle, ma se è già in UFFA qualcosa vorrà dire.
Beginners dovrebbe avere uno dei due posti per la qualificazione ai quarti, per il secondo posto bagarre assoluta.